LA CIVILT COMUNALE Verso la fine del primo millennio l Occidente manifestò segni di una brillante ripresa economica e culturale. La produzione agricola e artigianale aumentò e gli scambi commerciali ripresero vigore, mentre si registrava una rapida crescita demografica. Le città, soprattutto in Italia, tornarono a ripopolarsi e ad assumere una maggior importanza politica ed economica, organizzandosi in libere associazioni dette Comuni. Questi dovettero sostenere fiere lotte sia con i feudatari sia con gli imperatori tedeschi che pretendevano di sottometterli, ma alla fine affermarono la propria indipendenza. In molti Comuni il potere passò nelle mani di famiglie che furono in grado di trasmetterlo ereditariamente, dando vita alle Signorie. Milano e Firenze furono le città più ricche e potenti sulla terraferma, mentre Amalfi, Pisa, Genova e Venezia le cosiddette repubbliche marinare imposero il loro dominio sul Mediterraneo e prosperarono grazie ai traffici con l Oriente. La civiltà comunale vide una brillante rinascita in molti campi dell arte (pittura, scrittura architettura, lettere) e in alcun campi della cultura; in questo periodo furono fondate le prime università, che presto si diffusero in tutta Europa ed ebbero un largo seguito di studenti. Meno rapidi furono invece i progressi in campo scientifico, dove pure si registrò l introduzione delle cifre indo-arabiche, che semplificarono notevolmente i metodi di calcolo. L aspetto innovativo di tale sistema è costituito da due elementi: in primo luogo utilizza soltanto nove cifre il cui valore non è assoluto, ma dipende dalla posizione in cui ciascuna di esse viene a trovarsi (unità, decine, centinaia, ecc.); in secondo luogo introduce una cifra nuova, lo zero, un numero pari al nulla , senza il quale il calcolo posizionale non sarebbe possibile. T E R Z A S E T T I M A N A La miniatura del secolo XV mostra l intensa vita commerciale ed economica in un Comune medievale. 45