La libreria 109 12 Karim Isabella si cambiò in tutta fretta e uscì di corsa dal teatro. «Ti saluto adesso perché i miei mi aspettano per partire per la campagna disse a Joel. «Ma come vai a casa? «Non ti preoccupare, prendo un taxi. In un quarto d ora ci sono. Ci vediamo a scuola dopodomani mattina, ok? Non gli diede neppure il tempo di rispondere. In un batter d occhio era scomparsa all interno di un taxi. I genitori di Joel lo aspettavano appena fuori dal teatro. La madre gli andò incontro a braccia aperte dicendo: «Siete stati eccezionali! Il padre sembrava confuso, quasi balbettava: «Sì, sì eccezionali. Joel, non credevo che ballassi così «In realtà non credevo che tuo padre si commuovesse a vederti ballare osservò la madre sorridendo. «Non mi sono commosso! fece il padre irritato. «Cioè commosso non è la parola giusta. Ero ammirato. Sì, questa è la parola giusta. E ripeté: «Non credevo che ballassi così bene. Sembri come dice quel film? Nato per ballare Poi, siccome la moglie e il figlio lo guardavano stupiti, chiese: «Perché? Non si dice così? «Sì, soltanto che non ci aspettavamo tutto questo entusiasmo, Vincenzo.Per anni gli hai brontolato dietro perché andava a scuola di danza e adesso obiettò la madre.