testi misti 112 s Classe seconda Prova 1 Un efficiente rete stradale 5 10 15 20 25 30 Uno degli strumenti più efficaci con cui i Romani riuscirono a controllare i territori via via conquistati fu la realizzazione di una fitta ed efficiente rete stradale. L importanza delle strade era tale che fin dal IV secolo a. C. i consoli in carica vollero procurarsi prestigio personale legando il proprio nome alla costruzione di vie di lunga percorrenza, capaci di collegare Roma con regioni lontane e in grado di assicurare il controllo politico-militare dell impero: sono queste le cosiddette vie consolari, che costituirono l asse portante di tutto il sistema stradale romano. Le strade consolari e quelle di accesso FIG. 1 alle città nei loro tratti urbani ed extraurbani più vicini alle mura erano lastricate: se la pavimentazione era forse già nota a Fenici e Cartaginesi, i Romani ebbero il merito di mettere a punto una tecnica che la rendeva resistente a notevoli sollecitazioni. Il fondo stradale veniva prima consolidato mediante diversi strati di ciottoli, ghiaia e malta1: su questa base veniva stesa la pavimentazione vera e propria, costiFIG. 2 tuita da pietre lisce e squadrate posate a secco, cioè semplicemente appoggiate sul fondo e accostate tra loro. Il piano stradale era convesso, per consentire lo scolo dell acqua verso i lati, ed era tanto largo da permettere il passaggio di due carri affiancati. Nei tracciati delle strade i Romani cercarono di seguire percorsi il più possibile rettilinei. Per farlo, dovettero modificare il paesaggio: scavarono gallerie (anche di diverse centinaia di metri) e costruirono viadotti che scavalcavano le valli, e ponti che superavano i corsi d acqua. Riduzione da Il nuovo vivere l arte, a cura di M. Caderio e C. Fumarco, vol. 1. Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori 1. malta: impasto di calce, sabbia e acqua che ha la capacità di far presa e indurirsi all aria. 4 3 2 1