42 Unità 2 I SUONI DELLE PAROLE: LA FONOLOGIA 1 Ortografia L ortografia (dal greco orth s, «corretto e graphé, «scrittura ) è la corretta scrittura delle parole. Essa offre numerosi problemi agli studenti (e non solo!), perché non sempre esiste una corrispondenza perfetta tra i suoni della nostra lingua e le lettere dell alfabeto con cui trascriverli; inoltre, nelle diverse regioni italiane parole uguali sono spesso pronunciate in modo diverso. utile dunque, per non incorrere in errori e in segni rossi sui compiti in classe, ricordarsi di alcune regole fondamentali. 1.1 LE REGOLE DI BASE h La lettera h Non ha alcun suono e non si pronuncia, ma va scritta: nelle voci del verbo avere: ho, hai, ha, hanno, per distinguerle da altre con lo stesso suono (o, ai, a, anno); per indicare il suono duro c e g davanti a i/e: che, chi, ghe, ghi, sche, schi; nelle esclamazioni: oh, ah, ahi, ohi, ahimè; in alcuni nomi propri e parole straniere: Rho, hotel. sce/scie Il gruppo sce/scie Si usa quasi sempre sce (scendere, scelta, scemo). Sono eccezioni le parole scienza e coscienza e composti (scientifico, scienziato, coscienzioso ecc.); uscière; scìe (plurale di scìa). ce/cie - ge/gie I gruppi ce/cie La maggior parte delle parole che contengono i suoni ce e ge si scrivono - ge/gie senza i: cera, tacere, gelato, piange, ecc. Le eccezioni più diffuse che mantengono la i sono: cielo, cieco, specie, superficie, società, sufficiente, coefficiente, ecc.; igiene, effigie, ecc. I plurali delle parole terminanti in -cia e -gia mantengono la i: quando la i del singolare è accentata: farmacìa, bugìa farmacìe, bugìe; quando il gruppo è preceduto da vocale: cami-cia camicie, ciliegia ciliegie (ma invece fran-gia frange). Nei verbi uscenti in -ciare, -giare la i scompare dinanzi alla desinenza in e: lanciare/lancerò, mangiare/mangerei.