87 2 Il nome Il nome è quella parte variabile del discorso che indica esseri animati, oggetti, concetti, stati d animo, qualità, fatti, azioni: ad esempio, medico, cane, casa, desiderio, paura, cattiveria, sparatoria, lettura sono tutti nomi. Essi possono essere classificati secondo tre aspetti: il significato, la forma, la struttura. 2.1 IL SIGNIFICATO DEL NOME: COMUNE E PROPRIO, CONCRETO E ASTRATTO, INDIVIDUALE E COLLETTIVO Dal punto di vista del significato, i nomi possono dividersi in: COMUNI E PROPRI Che cosa indicano I nomi comuni indicano in modo generico persone, animali, cose, con- cetti, ecc.: pettirosso, spazzola, giustizia. A chi si riferiscono I nomi propri si riferiscono invece a un essere animato, a un luogo, a una cosa, a un periodo usando un termine che è specifico, individuale, «proprio , appunto: Michele, Boby, Pistoia, Tamigi, Novecento. I nomi propri si scrivono sempre con la lettera maiuscola. CONCRETI E ASTRATTI Definizione I nomi comuni sono concreti se indicano qualcosa di percepibile attra- verso i nostri sensi, che si può dunque vedere, ascoltare, toccare, annusare, gustare: quadro, melodia, stoffa, profumo, pizza. I nomi comuni sono astratti se indicano qualcosa di non percepibile attraverso i sensi, che si può solo immaginare o provare: lealtà, commozione. osserva Il confine non sempre netto fra concreto e astratto A volte non è facile distinguere fra un nome concreto e uno astratto. Per termini come salto, corsa, lettura, ossia parole che indicano una azione, è arduo stabilire con certezza l ambito di appartenenza: l atto della lettura non si vede, non si ascolta, non si tocca, non si annusa, non si gusta col palato. Eppure l azione compiuta è percepibile. Inoltre, alcune parole sono concrete o astratte in relazione al contesto. Nelle due frasi «Hanno messo all asta la scultura di un famoso artista e «Amo molto la scultura la parola scultura ha, infatti, un significato prima concreto poi astratto.