Reynolds non limitò il suo lavoro alla semplice osservazione del fenomeno ma sviluppò il suo studio in maniera da ricercare le cause che determinano l’uno o l’altro meccanismo di moto. Effettuando una serie di prove sperimentali e con l’ausilio dell’analisi dimensionale, Reynolds accertò che l’instaurarsi di un moto laminare o turbolento dipende:
- dalla velocità del flusso v;
- dalle caratteristiche fisiche del fluido, in particolare dalla densità ρ e dalla viscosità µ;
- dalla geometria del sistema.
Quest’ultima è espressa tramite una dimensione caratteristica del sistema. Nel caso di tubazioni a sezione circolare, la grandezza che caratterizza la geometria del sistema è ovviamente il diametro.