La validità della (5.31) può essere verificata praticamente montando dei piezometri in due sezioni di una tubazione. Un piezometro è semplicemente un tubo trasparente collegato alla tubazione ed aperto all’atmosfera. Il livello raggiunto dal liquido nel piezometro è pari alla quota piezometrica, ovvero la somma di altezza geometrica e altezza piezometrica. Si verifica che i livelli raggiunti dal liquido diminuiscono progressivamente nel senso del moto. La diminuzione corrisponde alle perdite di carico espresse in metri. La linea dei carichi totali della corrente passa per le superfici del liquido nei piezometri (v. Fig. 5.20). Fig. 5.20 Diminuzione della pressione per effetto delle perdite di carico. 5.4.1 la determinazione delle perdite di carico continue La determinazione delle perdite di carico assume una importanza fondamentale per l’applicazione dell’equazione di Bernoulli e numerosi studiosi hanno proposto espressioni più o meno complesse per il loro calcolo. Le perdite di carico si distinguono in perdite e . Le prime sono distribuite lungo la corrente per effetto degli attriti viscosi che si manifestano all’interno del liquido e tra il liquido e la parete della tubazione. Le perdite distribuite determinano una diminuzione costante e progressiva dell’energia totale e quindi dell’altezza della linea dei carichi totali. Le perdite localizzate sono causate da bruschi cambi di direzione, cambi di diametro, valvole di regolazione o intercettazione, ingressi o uscite in serbatoi. Di conseguenza la diminuzione dell’energia totale e dell’altezza della linea dei carichi totali è concentrata nel punto che la determina. In Fig. 5.21 viene mostrata la linea dei carichi totali per un impianto in cui un liquido fluisce tra due serbatoi a pressione atmosferica posti a quote differenti. La perdita di carico totale è data dalla somma delle perdite localizzate e delle perdite distribuite. continue localizzate Fig. 5.21 Linea dei carichi totali (l.c.t) e perdite di carico continue e localizzate.