6.3 POMPE CENTRIFUGHE

Le pompe centrifughe sono le pompe più diffusamente impiegate sia in ambito industriale che civile. In particolare, negli stabilimenti petroliferi e petrolchimici costituiscono sino al 90% delle pompe installate.
Le principali caratteristiche delle pompe centrifughe sono il basso costo, l’erogazione di un flusso uniforme, la adattabilità ai più svariati tipi di liquidi ed alle diverse condizioni di impiego. Questo grazie ad un vasto assortimento di modelli che consente di coprire un largo campo di portate e di prevalenze e di soddisfare la maggior parte delle esigenze specifiche nell’industria chimica.
Come mostrato nel grafico di Fig. 6.3, possono coprire un campo larghissimo di portate e, soprattutto con i modelli multigirante, possono raggiungere prevalenze elevate.

6.3.1 aspetti costruttivi

Sebbene le diverse alternative disponibili possano presentare caratteristiche geometriche e costruttive differenti, le parti di cui sono costituite le pompe centrifughe sono per lo più comuni a tutti i modelli.
Innanzitutto, si distingue una parte idraulica, ovvero i dispositivi che sono fisicamente a contatto con il liquido ed a cui trasferiscono energia, ed una parte che riguarda il sistema motore e gli organi di collegamento con la parte idraulica.
Nella parte idraulica è sempre presente una girante posta all’interno di una voluta. La girante è l’elemento che permette, tramite la rapida rotazione e l’azione delle forze centrifughe, di imprimere energia cinetica al liquido. La velocità di rotazione può avere valori tipici di 1500 giri/min, 3000 giri/min, ma vi sono modelli di pompe che girano a velocità molto maggiori.
Grazie a queste elevate velocità di rotazione la girante impartisce la forza centrifuga al liquido che muovendosi verso la periferia della girante, acquista energia cinetica.
Il liquido passa quindi nella voluta dove, tramite un progressivo aumento della sezione sino alle dimensioni della sezione di mandata, si ha la trasformazione dell’energia cinetica in energia di pressione.

Mentre l’ingresso del liquido avviene sempre in direzione assiale, l’uscita può essere in direzione radiale, assiale, ovvero nella stessa direzione di ingresso, o misto.
La scelta è determinata dal compito che la pompa è chiamata a svolgere: una pompa a flusso assiale (come risulta dalla Fig. 6.3 a), assicura elevatissime portate, ma basse prevalenze, mentre le pompe a flusso radiale assicurano prevalenze più elevate.
Le giranti a flusso misto raggiungono risultati di compromesso tra i due flussi puri.
La girante è collegata al motore tramite un albero la cui rotazione è supportata da un sistema di cuscinetti. Il motore è nella maggior parte dei casi un motore elettrico, ma si possono usare anche turbine a gas, turbine a vapore o idrauliche. In particolare le ultime due soluzioni si adottano quando si devono evitare scintille per il pericolo di esplosioni.

Tipo di flusso principale