La cavitazione è un fenomeno da evitare il più possibile perché danneggia la valvola. Quando la pressione ritorna a valori superiori alla tensione di vapore, la bolla collassa bruscamente e un’onda di pressione, dovuta all’incomprimibilità dei liquidi, urta violentemente la superficie metallica dove c’era la bolla erodendola man mano (v. Fig. 7.55). Fig. 7.55 Implosione di una bolla di vapore formatasi per cavitazione: in (4) il liquido urta violentemente la superficie solida. Per prevenire o, comunque, limitare l’effetto della cavitazione si usano particolari sedi “a gabbia” (v. Fig. 7.56) munite di numerosi forellini con percorsi anche tortuosi, in modo da non far diminuire drasticamente la luce di passaggio, e quindi aumentare la velocità. La gabbia fa aumentare progressivamente le perdite di carico tra l’ingresso e l’uscita in modo che la pressione non scenda al di sotto della tensione di vapore. Inoltre, ove possibile, è consigliabile montare la valvola nel tratto di linea a maggior carico piezometrico per innalzare il più possibile il profilo della pressione all’interno della valvola. Prevenzione della cavitazione Fig. 7.56 a) Gabbia anticavitazione; b) schema di funzionamento. Il flashing è generalmente previsto, essendo la pressione a valle della valvola un parametro di processo, come nelle valvole riduttrici di pressione che provocano l’evaporazione rapida di un apposito liquido nelle macchine frigorifere e nelle pompe di calore. L’aumento di volume conseguente all’evaporazione produce un notevole aumento della velocità del fluido con notevoli fenomeni abrasivi dovuti al trascinamento delle goccioline di liquido non ancora vaporizzato. Tali effetti si riducono scegliendo materiali di opportuna durezza e valvole con percorsi poco tortuosi (p.e., valvole a via dritta o a sfera con incisione a “V”, v. Fig. 7.39) e prevedendo un’area d’espansione subito a valle della valvola.