8.3 IMPIEGO DI FLOCCULANTI E POLIELETTROLITI
Abbiamo visto nei casi precedenti come le dimensioni delle particelle giochino un ruolo importantissimo nella sedimentazione.
In molte applicazioni, in particolare nel trattamento delle acque grezze e delle acque usate, una frazione consistente dei solidi sospesi è costituita da particelle di dimensioni inferiori a 1 μm. Particelle di questo tipo vengono chiamate colloidi e formano in acqua sospensioni colloidali stabili, ovvero non presentano alcuna tendenza a separarsi per sedimentazione.
Applicando, ad esempio, l’equazione di Stokes (8.9) a particelle del diametro di 1μm e densità 2650 kg/m3 risulterebbe una velocità di sedimentazione indipendente di poco superiore a 3 mm/h.
Particelle di così piccole dimensioni presentano una superficie specifica elevatissima. Di conseguenza le forze proporzionali alla superficie, come la forza di attrito, diventano molto significative rispetto alla forza peso nel bilancio delle forze.
Tuttavia, le dimensioni non bastano a definire il comportamento dei colloidi e la stabilità delle sospensioni colloidali.