Anche le condizioni di miscelazione e agitazione concorrono ad una buona formazione di fiocchi. In particolare una rapida miscelazione dei reattivi è necessaria per una distribuzione omogenea su tutta la portata da trattare e per lo sfruttamento di tutti i meccanismi di coagulazione, compresa la formazione di ponti interparticellari.
Dopo la rapida miscelazione le condizioni migliori per una rapida e stabile formazione di fiocchi sono quelle di moderata agitazione. Tale condizione è definita flocculazione ortocinetica, in contrapposizione con la flocculazione pericinetica, in cui l’agitazione è assicurata solo dai moti Browniani e quindi estremamente lenta.

Flocculazione ortocinetica e pericinetica

Le migliori soluzioni operative riguardo alla scelta ed al dosaggio dei reattivi si possono ricercare eseguendo gli jar test che consistono nel simulare le condizioni reali in una batteria di becker ad agitazione controllata per un periodo di tempo prefissato e valutando successivamente le modalità ed i tempi di sedimentazione.
Ogni set di esperienza si effettua variando un parametro come pH o il dosaggio nei vari becker.

Jar test

8.4 I SEDIMENTATORI

Le strategie per la rimozione dei solidi devono tenere conto degli obiettivi da raggiungere, delle dimensioni dell’impianto e delle caratteristiche della corrente da trattare. Quando si hanno dimensioni relativamente grandi, come è il caso dei trattamenti delle acque da destinarsi al consumo umano e di molte produzioni industriali, la soluzione più conveniente consiste nel frazionare la separazione. In questo senso si utilizzeranno prima apparecchiature che rimuovono solo le particelle di dimensioni relativamente grandi. Successivamente, con un carico in solidi ridotto, si utilizzano tecniche mirate alle particelle di minori dimensioni.
In questa maniera si potrà economizzare l’impegno energetico e gli stadi finali presenteranno una maggiore efficienza.
In questo senso la sedimentazione rappresenta generalmente il primo stadio di un ciclo completo di rimozione dei solidi sospesi. I sedimentatori, infatti, realizzano, con un impegno energetico molto basso, la rimozione per gravità di una frazione consistente dei solidi presenti nella corrente da trattare, ovvero i solidi sedimentabili.

Questi sono definiti tramite una prova di laboratorio in cui si immette 1 litro di campione in un cono Imhoff. I solidi sedimentabili sono costituiti dai solidi raccolti sul fondo del cono in un tempo di 2 ore.
Prevedendo gli opportuni dispositivi è possibile impiegare coagulanti e polielettroliti per separare anche solidi di minori dimensioni ed estendere l’efficacia nella zona dei solidi non sedimentabili.
Sebbene l’azione dei sedimentatori sia limitata alla eliminazione dei solidi sedimentabili, essi trovano largo impiego per il fatto che, essendo basati sul principio fisico della eliminazione dei solidi per gravità, non consumano praticamente energia. Il campo di maggiore applicazione è quello del trattamento delle acque grezze o delle acque di scarico, sia nel settore civile che industriale.

Misura di solidi sedimentabili con cono Imhoff