Qualunque sia la configurazione, dopo un certo tempo le membrane perdono la loro capacità filtrante a causa della deposizione di incrostazioni, attacco da parte di microrganismi e di solidi sospesi. Per consentire un più lungo periodo di funzionamento si fanno precedere al trattamento uno stadio di filtrazione, per eliminare i solidi sospesi, uno di clorazione, per prevenire la crescita batterica ed un trattamento con agenti sequestranti per impedire la deposizione di incrostazioni di CaCO3 o CaSO4. Così facendo la sostituzione della membrana che rappresenta, con l’energia elettrica consumata dalla pompa, il costo principale del trattamento, può essere ritardata. Generalmente, per il trattamento di acque di mare, ci si può aspettare una vita media di 5 anni.

9.7 L’ELIMINAZIONE DEI GAS DISCIOLTI

L’eliminazione totale dei gas disciolti è richiesta soprattutto nelle acque destinate alla produzione di vapore. In questo caso, infatti, la presenza di ossigeno o di altri gas acidi può determinare fenomeni di corrosione particolarmente gravi che possono essere esaltati dalle elevate temperature.
Come visto nel § 9.2.2 il gas che più frequentemente si ritrova disciolto nelle acque naturali è l’ossigeno. Per la sua eliminazione è necessario ricorrere ad uno strippaggio con vapore d’acqua alla pressione di circa 5 bar assoluti ed alla temperatura di circa 151°C.
L’operazione si effettua in una colonna di degasaggio in cui l’acqua da degasare viene preriscaldata e viene introdotta nella colonna in cui, dal basso, viene introdotto vapore ad alta temperatura. Per effetto della elevata temperatura e della bassa pressione parziale dei gas, determinata dal flusso di vapore, i gas lasciano l’acqua e vengono trasportati dal vapore (v. Fig. 9.23).

Fig. 9.23 Impianto di degasaggio.
Fig. 9.23 Impianto di degasaggio.