I multicicloni, sebbene abbiano una maggiore efficienza di rimozione, non sono adatti per elevate concentrazioni di solidi a causa dei rischi di intasamento (v. Fig. 11.6).

Fig. 11.6 Depolveratore multicellare.
Fig. 11.6 Depolveratore multicellare.

11.3 SEPARATORI A UMIDO

Le apparecchiature trattate precedentemente, pur presentando un dispendio energetico minimo, possono rimuovere solo le particelle di più grandi dimensioni, quelle poste più a destra nella classificazione riportata in Fig. 11.1. La riduzione delle dimensioni delle particelle rimosse comporta l’impiego di soluzioni alternative e, generalmente, dispendi energetici crescenti.
Procedendo verso sinistra nella Fig. 11.1, si incontrano i depolveratori a umido, una classe di apparecchiature che, seppur varia nelle caratteristiche costruttive, è accomunata dall’impiego di acqua o di un altro liquido, che interviene come coadiuvante o come elemento principale della separazione.
In genere queste apparecchiature presentano due sezioni: una prima in cui il liquido, spruzzato in goccioline fini, viene ben miscelato nella corrente gassosa, ed una seconda in cui la fase liquida, in cui è stato trasferito il particolato, viene separata dalla corrente gassosa.