I (dislocanti) si basano sulla spinta archimedea a cui qualsiasi corpo immerso in un liquido, anche parzialmente, è sottoposto, pari, come è noto, al peso di liquido spostato, cioè al dislocamento. Si utilizza un corpo, non galleggiante, lungo in misura tale da coprire quanto meno il range di livello da misurare, che il liquido sommerge più o meno in relazione al livello raggiunto. La lunghezza dei corpi dislocanti può superare i 10 m, ma l’uso prevalente riguarda misure da meno di un metro ad alcuni metri. Un trasduttore collegato al corpo dislocante trasforma la spinta di galleggiamento in misura del livello. Poiché la spinta dipende dalla densità del fluido e la densità dipende, a sua volta, dalla temperatura, è necessario conoscere queste due grandezze e la loro relazione per poter risalire a una misura corretta del livello. Richiede quindi la taratura per la tipologia di liquido e per la temperatura di utilizzo. Quelli più sofisticati hanno un sensore di temperatura e compensano automaticamente. Adatto a liquidi puliti e non troppo viscosi, poiché gli eventuali depositi sul corpo dislocante falserebbero la lettura. Può essere utilizzato anche per misurare interfacce tra due fasi liquide o per misurare la variazione di densità in liquidi non omogenei. Utilizzabile in condizioni di processo severe. Il corpo dislocante può essere ospitato in una gabbia esterna collegata all’apparecchiatura in modo da costituire un vaso comunicante, oppure può essere posto all’interno. Quasi tutti gli strumenti sono offerti con le due opzioni. La gabbia ha il vantaggio di ricevere in modo attenuato le turbolenze di varia natura che possono essere presenti nell’apparecchiatura, p.e., a causa di agitazione, di ebollizione, ecc.; è una scelta obbligata quando la presenza di particolari dispositivi, come gli agitatori, non permette la presenza all’interno dell’apparecchiatura del corpo dislocante. sensori a spinta archimedea Sensori a spinta di Archimede I trasduttori della spinta possono funzionare secondo diversi principi, in ogni caso i movimenti del corpo dislocante sono minimi. Uno, molto diffuso, è il tubo di torsione. Il corpo dislocante trasmette la spinta tramite un braccio a leva che impartisce una rotazione al tubo che subisce una torsione, essendo fissato con l’altra estremità al corpo dello strumento. All’interno del tubo è posto un albero, saldato all’estremità del tubo prossima alla leva, e che fuoriesce dall’altra estremità attraverso un foro centrale presente nella flangia che blocca il tubo e trasmette così la torsione al trasmettitore che genera il segnale di misura (v. Fig. 12.71). Trasduttori a tubo di torsione Fig. 12.71 Misuratore di livello a dislocamento in gabbia esterna: a) schema dell’installazione; b) particolare del corpo dislocante e del trasduttore; c) schema del rivelatore a tubo di torsione, visto dall’alto; d) spaccato del tubo di torsione.