glossario

  • Accuratezza (della misura). Bontà dell’accordo tra il valore misurato di un misurando (v.) e il suo valore vero.
  • Anello di regolazione in retroazione. Sistema di regolazione automatica in cui il valore della variabile di processo che si vuole regolare è confrontato con il valore di riferimento che si vuole mantenere (set point). Dall’eventuale errore il regolatore ricava il segnale con cui modifica la variabile che influenza la variabile di processo. Quindi, al verificarsi dell’errore, il regolatore agisce all’indietro, cioè in retroazione, sulla causa che l’ha generato.
    Per questo, è detto anche ad anello chiuso.
  • Attuatore. Dispositivo che traduce il segnale di controllo della varabile manipolata in azione di manovra dell’elemento finale di controllo. Costituisce con quest’ultimo dispositivo, con cui spesso è integrato, l’apparecchiatura finale di controllo. Una tipica azione degli attuatori è l’apertura e chiusura delle valvole di regolazione.
  • Classe di precisione dell’accuratezza. Classe degli strumenti o dei sistemi di misura che soddisfano specifiche caratteristiche metrologiche per mantenere l’errore o incertezza della misura entro un dato limite nelle condizioni specificate. Spesso è riferita al fondo scala (v.).
  • Controllo ON-OFF. Sistema di controllo in cui il regolatore produce un segnale che può assumere solo due valori: acceso (ON) o spento (OFF). Se l’elemento finale di controllo è una valvola, potrà assumere solo due posizioni: tutta aperta o tutta chiusa; se è un dispositivo elettrico (p.e. una resistenza, un’elettrovalvola, ecc.), il controllore agisce come un interruttore: acceso o spento.
  • Disturbo. Variabile in ingresso in un processo che influenza la variabile di processo e su cui non agisce il sistema di controllo.
  • Effetto di Coriolis. Effetto dovuto alle forze di Coriolis descritte matematicamente nel 1835 da Gaspard Gustave de Coriolis (1792-1843). Sono delle forze apparenti a cui risulta soggetto un corpo se si osserva da un sistema di riferimento in moto rotatorio, p.e., come la Terra. Oltre ai flussimetri basati sull’effetto di Coriolis, molti altri fenomeni, come i cicloni e la circolazione atmosferica, sono interpretabili in base a tale effetto.
  • Effetto Doppler. Proposto nel 1842 dal fisico austriaco Christian Andreas Doppler (1803-1853) per spiegare il colore della luce di alcune stelle doppie, fu poi esteso agli altri fenomeni ondulatori, come la propagazione del suono. Per un osservatore in movimento rispetto alla sorgente di un fenomeno oscillatorio, la frequenza dell’onda cambia a seconda se si avvicina o si allontana dalla sorgente.
  • Effetto Seebeck. Effetto scoperto nel 1821 da Thomas Johann Seebeck (1770-1831), per cui un metallo, le cui estremità siano a diverse temperature, presenta tra le estremità una differenza di potenziale. Per evidenziare la presenza di una forza elettromotrice (fem) è necessario chiudere il circuito con un metallo diverso. L’effetto Seebeck, detto anche effetto termoelettrico, è alla base del funzionamento dei termometri a termocoppia.
  • Elemento (organo) finale di controllo. Dispositivo che fa variare la variabile manipolata. Tipicamente negli impianti chimici è una valvola che fa variare una portata, ma può essere anche un dispositivo di altro tipo, p.e. elettrico, come un motore, un interruttore, un solenoide, ecc.
  • Elemento primario di misura. Dispositivo a contatto con il processo, sensibile ad una grandezza fisica e che produce un segnale che ne esprime la misura. Detto anche sensore (v.).
  • Equilibrio termico. È caratterizzato da temperatura uniforme e dall’assenza di flussi di calore. Un corpo isolato termicamente dall’ambiente circostante è in equilibrio termico se presenta la stessa temperatura in tutti i suoi punti. Due corpi, a temperature differenti, posti in contatto termico tra loro e isolati dall’ambiente, scambiano calore fino a raggiungere ambedue la stessa temperatura.
  • Errore casuale. Errore che dipende da cause indeterminate e non è prevedibile. Causa la dispersione di una serie di misure ripetute.
  • Errore sistematico. Errore che rimane costante al ripetersi della misura.
  • Estensimetro piezoresistivo. Estensimetro basato sulle proprietà piezoresistive di alcuni semiconduttori. Per tali proprietà, se si sottopone il sensore ad uno stiramento o altra sollecitazione meccanica si ha una variazione nella resistenza elettrica molto più ampia di quella osservata negli estensimetri metallici, per i quali dipende solo dalla variazione di lunghezza e sezione del conduttore.