esempio 2.3 Un anodo sacrificale di magnesio è attraversato da una corrente di 0,1 A. Determinare la perdita di massa in 1 anno. (M = 24 g/mol). Il magnesio si ossida secondo la semireazione: Mg Mg → Mg + 2e 2+ − Per questa reazione quindi z = 2 Considerando, inoltre, che la carica è data dal prodotto tra intensità di corrente e tempo, q = i · t, e che i secondi relativamente ad 1 anno sono t = 3600⋅ 24⋅ 365 = 31536000 s applicando la legge di Faraday si ottiene: Un’altra tecnica comune per la protezione dei materiali metallici è la (o ) che consiste nel provocare l’ossidazione in maniera da formare uno strato di ossido protettivo coerente con il metallo base che risulterà passivato e presenterà velocità di corrosione basse o nulle. Tipico materiale adatto a questo tipo di protezione è l’alluminio, che dopo il processo di passivazione diventa alluminio anodizzato. protezione anodica passivazione Protezione anodica Infine, molto impiegati nell’industria sono gli , sostanze che, aggiunte ai fluidi di processo in dosi minime, riescono a limitare il fenomeno corrosivo. La scelta dell’inibitore più opportuno e l’azione svolta dipendono dal materiale e dall’ambiente. In genere gli inibitori sviluppano un film protettivo che impedisce il contatto tra il materiale da proteggere e l’ambiente aggressivo. I più comunemente impiegati sono a base di silicati e fosfati o ioni ossidanti come cromati, nitriti e nitrati. inibitori di corrosione Inibitori di corrosione