e influenzano le possibilità di stoccaggio e movimentazione dei solidi. In particolare: l’ è il massimo angolo rispetto all’orizzontale che può formare un materiale stoccato in cumulo senza franare (v. Fig. 4.5 a e Tab. 4.2), dipende da coefficiente di attrito statico μ , per materiali relativamente fini impilati casualmente, per l’angolo di riposo θ vale la relazione tg(θ) = μ ; l’ è il minimo angolo rispetto all’orizzontale che forma un piano inclinato quando il materiale posto sopra inizia a scivolare (v. Fig. 4.5 b); l’angolo di scorrimento dinamico, minore di quello statico, si riferisce al minimo angolo con cui il materiale continua a scorrere: dipendono dai coefficienti d’attrito, rispettivamente statico e dinamico, tra il solido granulare e il materiale di cui è fatto il piano inclinato. L’adesività delle particelle, tra di loro e con altri materiali, permette di suddividere i materiali in prodotti scorrevoli o agglomerabili. Se l’angolo di riposo è inferiore a 30° il materiale è molto scorrevole, scorrevole tra 30 e 45° e poco scorrevole oltre 45°. Attrito scorrevolezza angolo di riposo o di declivio naturale S S angolo di scorrimento statico Fig. 4.5 a) L’angolo di riposo o di declivio naturale è il massimo angolo rispetto all’orizzontale che può formare un materiale stoccato in cumulo senza franare; b) l’angolo di scorrimento statico è il minimo angolo rispetto all’orizzontale che forma un piano inclinato quando il materiale posto sopra inizia a scivolare. Tab. 4.2 Angoli di riposo di alcuni materiali.