– può operare su brevi distanze, come su linee di chilometri; – ha potenzialità elevate, fino a decine di t/h per linea; – richiede interventi manuali minimi; – è facilmente gestibile in automatico; – è facilmente modificabile, spesso basta spostare o allungare le tubazioni. Le tecnologie principali utilizzate nel trasporto pneumatico sono la “ ” e la “ ”. Nel trasporto in fase diluita un gas trascina i granuli di solido in continuo e a bassa pressione, con un elevata velocità e con un rapporto gas/solido molto elevato (Fig. 4.28b). Nel trasporto in fase densa un impulso di gas pressurizzato dà la spinta a un ammasso di materiale spostandolo lungo la linea, prevalentemente in modo discontinuo. Il trasporto avviene a bassa velocità e ad elevata pressione, con un rapporto gas/solido molto basso. Il trasporto pneumatico inizialmente era basato sulla tecnologia a fase diluita. A partire dagli ultimi decenni del secolo scorso hanno cominciato a svilupparsi i processi a fase densa per ridurre i costi energetici e gli inconvenienti con materiali abrasivi o friabili. Tranne casi molto particolari, il gas di trasporto utilizzato comunemente è l’aria atmosferica. fase diluita fase densa 4.3.5.1 Apparecchiature per il trasporto pneumatico Gli impianti di trasporto pneumatico sono costituiti da diverse apparecchiature e dispositivi. Oltre a sili, serbatoi, condotte, ecc., ce ne sono alcuni particolarmente rilevanti per tali impianti. e : a seconda della pressione richiesta dal trasporto, si utilizzano soffianti per pressioni di pochi kPa, compressori rotativi, generalmente del tipo a lobi, per pressioni fino a 1 bar o poco più, compressori alternativi per pressioni superiori (v. Fig. 4.29). Compressori soffianti Fig. 4.29 a) Compressore rotativo a 3 lobi (1 bar) e b) relativo spaccato (Eurus Blower); c) soffiante centrifuga (35 kPa).