76 6 Pasqualina Il giorno dopo, sono al Molo Nuovo, ad aspettare l arrivo del traghetto da Favignana. Oggi è Pasqua e mamma e papà verranno a trovarmi. Verranno a trovare anche gli zii, si capisce. Una gita dal mattino alla sera. Vedo la nave che si avvicina cauta al porto. Sì, mi sembra proprio una nave, a confronto del gommone di ieri e anche di tutte le imbarcazioni più piccole che galleggiano qua e là, oppure sono tirate in secco. Con me, questa volta, c è zio Nino, perché zia Rosa è tutta occupata in cucina e non ha voluto saperne di perdere d occhio i suoi fornelli. C è da tremare al solo pensiero della quantità di cibo che di sicuro, più tardi, ci farà ingurgitare. Ecco mamma che agita il braccio dalla murata del traghetto. Papà mi fa un cenno con la testa. Beh, dite quello che volete però mi sento commosso a rivederli. Saranno passati pochi giorni, è vero, ma noi siamo una famiglia unita: separarci è innaturale. Può anche essere bello quello che si fa da soli, ma è comunque innaturale. Mi sbaciucchio con la mamma, appena scende a terra e do il cinque a papà: lui, stando con i bambini delle elementari, è abituato a questo saluto. E dovreste vedere come si abbracciano zio Nino e papà! Si vede che, tra fratelli, si vogliono un gran bene. E con quale cura lo zio bacia mamma sulle gote. Si è fatto persino la barba, per l occasione!