115 Unità 3 1. L'aggettivo sostantivato 2. L'indicativo perfetto 3. Il complemento di fine 1 L aggettivo sostantivato In latino spesso l aggettivo assume la funzione di sostantivo: boni: i buoni stulti: gli stolti Al maschile o al femminile si riferisce a persone: miser: il misero (l uomo misero); miseri: i miseri (gli uomini miseri); miser : la misera (la donna misera); miserae: le misere (le donne misere). Al neutro indica esseri inanimati e si può tradurre con la parola «cosa al singolare, «cose al plurale. Al singolare: bonum: la cosa buona, il bene; verum: la cosa vera, la verità; iustum: la cosa giusta, la giustizia. Al plurale: bona: le cose buone, i beni; vera: le cose vere; iusta: le cose giuste. Il maschile e il femminile si possono utilizzare in tutti i casi della declinazione, il neutro invece si può usare solo nei casi diretti (nominativo, accusativo, vocativo). L aggettivo sostantivato neutro si può impiegare in un caso obliquo (genitivo, dativo, ablativo) solo se risulta chiaro che è un neutro. Distinguere bona a malis. Distinguere le cose buone da quelle cattive. ™ PER TRADURRE Per tradurre in italiano il neutro sostantivato, è preferibile sostituire la parola «cosa con un termine meno generico. Syracusis pulchra visitamus. A Siracusa visitiamo bei monumenti; meglio che: A Siracusa visitiamo cose belle. esercizi 1 Completa le seguenti frasi, inserendo il termine esatto, poi traduci. 1. Tui amici saepe (cose stolte) stulta dicunt. Traduzione I tuoi amici spesso dicono cose stolte .