271 2 Unità 1. I comparativi 2. Il grado superlativo 3. Il comparativo assoluto 4. Particolarià dei comparativi e dei superlativi 5. Altre particolarità dei comparativi e dei superlativi 6. I gradi dell avverbio 1 I comparativi L aggettivo di grado comparativo ha in sé l idea del paragone, del confronto fra due termini. Ci sono tre forme di comparativo: di maggioranza: Paolo è più eloquente di Cesare. di minoranza: Cesare è meno eloquente di Paolo. di uguaglianza: Paolo è eloquente quanto Cecilia. Viene effettuato un confronto tra il primo termine e il secondo termine di paragone che ha la funzione di complemento di paragone ed è rappresentato dalla persona, animale o cosa con cui il primo termine è messo a confronto. Nel comparativo di maggioranza e di minoranza, il secondo termine è preceduto da di o che. Nel comparativo di uguaglianza il secondo termine è preceduto da come, quanto. Il comparativo risponde alle domande: «Di più? Meno di? Quanto? Tanto... quanto? . Il secondo termine può essere costituito da: a. da un sostantivo: Annibale è più celebre sostantivo 1 term. parag. b. da un aggettivo: Cecilia di suo padre. sostantivo 2 term. parag. è meno gentile che bella. aggettivo 1 term. parag. aggettivo 2 term. parag. c. un avverbio (in quest ultimo caso, se il primo termine è un avverbio): Pietro combatte tanto valorosamente quanto astutamente. avverbio 1 term. parag. avverbio 2 term. parag. Il comparativo di minoranza Il comparativo di minoranza si traduce con: minus (meno) + aggettivo di grado positivo + quam Il secondo termine si pone nello stesso caso del primo. Claudia è meno diligente di Cecilia. Claudi minus diligens quam Cecili est. nom. 1 term. nom. 2 term.