modulo 12 modulo 12 Civiltà e vita quotidiana Botteghe e mercati Merci dal mondo Roma era il mercato in cui confluivano prodotti non solo dal suolo italico, ma da tutte le terre conquistate: le attività delle città assoggettate non vennero soffocate, anzi potenziate, perché soprattutto nell età imperiale molto forte era la richiesta di beni di consumo. Anche a Roma si trovavano «industrie : dai fabbri agli argentieri, dai lanaioli ai conciatori; si producevano soprattutto oggetti di lusso come coppe, ampolle, sculture, ma le importazioni superavano di gran lunga le esportazioni. Le merci e i prodotti arrivavano via terra trasportati da carri sulle famose vie romane o attraverso chiatte che da Ostia risalivano il Tevere, sulle cui rive si ammassavano in città magazzini e botteghe (tabernae). Da ogni parte della penisola italica e dalle isole giungevano prodotti: dall Elba il ferro, dalle Puglie lane ricercatissime, vasellame da Pozzuoli, vini pregiati dalla Campania, da Aquileia i vetri. Anche le terre conquistate erano fornitrici di prodotti rari: le regioni del Baltico esportavano ambra, la Scozia smeraldi, l Arabia spezie e profumi, l Egitto il papiro e il vetro: di lì venivano a Roma le pregiate coppe di cristallo che comparivano sulle tavole di lusso. Le province rendevano ricca Roma e l Urbs1 consumava e produceva ricchezza. Schiavi e artigiani all opera A favorire tale sviluppo fu la presenza di tanti artigiani e di tanti schiavi sia nelle terre conquistate, sia in città, al servizio di imprese, che abbellivano con opere pubbliche e private gli spazi urbani: fiorentissima era infatti l industria edilizia. Esperti operai erano richiesti per eseguire mosaici, applicare vetri o lastre di talco alle finestre (specularia); queste facevano passare la luce, ma non consentivano di vedere l esterno. Gli artigiani si riunivano in associazioni (universitates) per difendere gli interessi della categoria e i segreti della propria arte, che trasmettevano gelosamente di padre in figlio. Nacquero così corporazioni di flautisti, falegnami, tintori, calzolai, cuoiai, pentolai... Nelle botteghe Nei mercati (emporia) arrivavano quindi merci di ogni genere che venivano esposte nelle botteghe: tessuti bianchi o colorati, spesso tinti con la preziosa porpora, calzature, gioielli, vasi di argento, di bronzo, di vetro, terrecotte, tessere di mosaico, unguenti e profumi, libri, carte di papiro Rilievo con interno di macelleria.