9 Per cominciare 1. Dal latino alle lingue romanze 2. Elementi di fonetica 3. La declinazione 1 Dal latino alle lingue romanze Espansione politica e diffusione della lingua Il latino, lingua parlata dai Latini che si stanziarono nel Lazio intorno all VIII secolo a.C., ebbe una rapida diffusione in seguito alle numerose conquiste romane e affonda le sue radici nel gruppo linguistico indoeuropeo. La colonizzazione greca fornì un modello di progresso e di civiltà che venne assimilato dai Romani e ne rimase traccia anche nella lingua. Roma con una serie fortunata e accorta di alleanze e di guerre incominciò a estendere il dominio, a partire dal V secolo a.C, e si affermò sull Italia, sul Mediterraneo, Francia, Spagna, Germania, Britannia, fino al Danubio e addirittura in Asia. Roma poteva perciò definirsi caput mundi (capitale del mondo). Nelle province conquistate portò il suo apparato amministrativo, culturale, legislativo e anche la propria lingua che si sovrappose alla struttura preesistente (sostrato). Allora, accanto al latino colto usato nei testi letterari, esisteva un sermo vulgaris, cioè la lingua parlata comunemente nelle famiglie e in pubblico per i rapporti commerciali. Questa andò modificandosi, assumendo una fisionomia particolare e diversa nelle singole regioni. Infatti il latino parlato in Gallia era diverso da quello parlato nella penisola iberica o lungo il corso del Danubio. Nelle altre regioni d Europa si affermarono lingue del gruppo germanico (tedesco, olandese, svedese, inglese), slave (russo, polacco, ceco), celtiche (scozzese, irlandese, bretone), illiriche (albanese) affiancandosi al greco preesistente parlato nell impero bizantino. Il latino e queste lingue presentano alcune caratteristiche lessicali, morfologiche, sintattiche analoghe tanto che i linguisti sostengono l ipotesi di una derivazione da un unica fonte protostorica, l indoeuropeo, avvenuta in seguito a contatti di popolazioni in aree geografiche molto estese dagli Urali al Reno e nell Europa romanizzata. Troviamo infatti numerose parole che hanno una radice comune, come pater latino, che è diventato père in francese, padre in spagnolo, vater in tedesco, father in inglese. La forma originaria indoeuropea sarebbe pater (da cui deriverebbe anche Iuppiter, padre di tutti gli dei). La nascita delle lingue romanze Con la caduta dell Impero Romano d Occidente (476), l unità dell Impero Romano venne meno, sia sotto il profilo politico, sia sotto il profilo linguistico e subì l influenza dei conquistatori (superstrato). La frantumazione politica, la difficoltà di scambi e di comunicazioni accelerarono il processo di diversificazione delle lingue parlate all interno di ogni regione. La lingua è inoltre un fenomeno parlato, soprattutto in quel tempo quando l analfabetismo era quasi totale, quindi si verificò un ulteriore allontanamento dalla lingua madre, il latino. Mentre il latino classico rimase la lingua ufficiale della Chiesa, il volgare diede origine alle lingue romanze, (da romanice loqui = parlare in lingua