modulo 3 modulo 3 Civiltà e vita quotidiana La cosmesi e l abbigliamento a Roma Per lei: dalla pettinatrice Capelli lunghi (longi capilli), trecce, riccioli, pettinature alte, spilloni, posticci, tiare, spume batave (spumae batavae), unguenti, profumi, tinture, ombretti erano di moda fra le donne romane. La toilette cominciava con l acconciatura dei capelli, affidata a mani esperte di pettinatrici (ornatrices) che potevano recarsi nelle case di lusso, o viverci abitualmente, o prestare il proprio sevizio nelle botteghe, diffuse soprattutto nei quartieri mercatali. Nelle fanciulle le pettinature erano semplici: i lunghi capelli venivano raccolti in trecce sulla nuca, formando una crocchia sul capo. Le acconciature nelle dominae erano più complicate, perché i capelli venivano arricciati con il ferro caldo (calamistrum), raccolti talora a formare diversi piani e i riccioli erano fermati con spilloni e nastri ricamati (fasciae pictae) in oro e pietre preziose. Alcune Romane facevano uso di posticci per creare effetti straordinari; molto apprezzati erano i capelli neri provenienti dall India o quelli biondi, di origine nordica. In questo secondo caso, venivano usate tinture per schiarire i propri con le spume batave. Il poeta Ovidio dà consigli da vero esteta: chi ha Elaborate acconciature femminili ottenute con il calamistrum (Roma, Musei Capitolini). La figlia dell imperatore Tito sfoggia una pettinatura alla moda (Roma, Musei Capitolini). un volto lungo deve portare capelli divisi sulla fronte; chi ha un volto tondo deve raccogliere i capelli in alto e lasciare libere le orecchie... ... e dall estetista Ultimata l acconciatura, la donna si affidava alle ancelle affinché le cospargessero le guance di crema bianca (alba cerussa), le evidenziassero