13 Isaac Bashevis Singer Shosha Per tutta la vita! ... Quante volte questa frase viene pronunciata fra due innamorati o fra due amici! Ai buoni propositi, però, spesso non seguono i fatti. Niente è più confortevole di un amicizia, in qualunque fase della vita. Essa scaccia la solitudine, ci aiuta a superare le difficoltà, ci consola nel dolore, rende ancora più belli i momenti di gioia. Soprattutto è fonte di esperienze fondamentali per la nostra maturazione. Ma è difficile conservare nel tempo un legame di amicizia, specialmente se nasce quando si è giovanissimi. Sono le circostanze della vita, il caso, a logorarlo; più semplicemente il fatto che da bambini è facile scambiare per un sentimento di amicizia quello che in realtà è il bisogno di stare insieme, conoscersi. Due teneri, piccoli amici possono divenire, crescendo, due estranei. Questo non è accaduto ai protagonisti del racconto che stai per leggere; la loro delicata storia ti svelerà qualche piccolo segreto sulla natura dell amicizia. Isaac Bashevis Singer nasce a Radzymin in Polonia nel 1904. Figlio di un rabbino, trascorre la sua infanzia nel ghetto di Varsavia dove la famiglia si è trasferita nel 1908. La sua prima formazione spirituale e culturale avviene in famiglia con lo studio dei testi sacri. Fin da fanciullo dimostra di possedere grande fantasia. Nel 1917 inizia a scrivere in Jiddish, ossia nella lingua degli Ebrei tedeschi e pubblica diversi racconti. Nel 1935 emigra negli Stati Uniti; la madre e i fratelli, rimasti in Polonia, vengono deportati dai nazisti in un campo di concentramento e lì moriranno. Tra i suoi romanzi: La famiglia Moskat (1950), Il mago di Lublino (1960), Un giorno di felicità (1963) che racconta l infanzia dello scrittore. Nel 1978 gli viene conferito il Premio Nobel. Muore a Miami in Florida nel 1991. I. B. Singer, Un giorno di felicità, traduzione di F. Boesch, Bompiani, 1972.